
UN UNICO OBIETTIVO PER LA RICERCA SHERMAN
Come formulare integratori più sicuri ed efficaci?
Abbiamo stabilito 5 garanzie fondamentali, che vanno oltre le richieste delle normative di settore. Queste garanzie riguardano la purezza, la titolazione, la formulazione, la forma farmaceutica e la biodisponibilità dei nostri prodotti nutraceutici e fitoterapici. Offriamo soluzioni al 100% naturali, ma con l’osservanza dei protocolli farmaceutici e delle evidenze cliniche. Scopri di più su come ci impegniamo concretamente per garantire prodotti di qualità e grado farmaceutico, e l’importanza di questa scelta per la tua salute.



L’EVOLUZIONE DELL’INTEGRAZIONE ALIMENTARE
Nutraceutica
Scientifica
Nella nostra visione di Nutraceutica, uniamo la scienza medica e la natura per creare prodotti basati su solide evidenze e sviluppati seguendo protocolli derivati dal mondo farmaceutico.
Collaboriamo con laboratori universitari e centri di ricerca per condurre test in vitro, studi di tecnologia farmaceutica, controlli di biodisponibilità e test clinici. Questo approccio ci consente di monitorare il composto bioattivo in ogni fase del suo percorso, dalla pianta all’essere umano, garantendo il massimo beneficio per la salute e il benessere dell’organismo.
Siamo fiduciosi che questa filosofia ci porterà a risultati ancora più straordinari in futuro, poiché l’immenso potenziale della natura è ancora in gran parte inesplorato e la scienza rappresenta la chiave per decifrare il codice della vita.
Una nuova generazione di integratori
Nutraceutici basati sulle evidenze

PREVENZIONE DEL RISCHIO
Prima ancora di iniziare la produzione, la materie prime vengono ricontrollate in laboratori universitari per certificare assenza contaminanti e metalli pesanti ed il tenore degli attivi.

CONTROLLO QUALITA'
Una volta approvati, i materiali sono impiegati per la produzione, ma vengono eseguiti controlli e ulteriori test per verificarne la conformità alle specifiche di qualità stabilite.

VALIDAZIONE FARMACOCINETICA
Test di dissoluzione, di assorbimento in vitro, di biodisponibilità ematica e verifiche cliniche eseguite da partner universitari e/o istituti di ricerca precedono la immissione sul mercato.
Integratori alimentari: i 5 potenziali rischi per i consumatori
Problemi di assorbimento
Attualmente, sia la direttiva europea 2002/46/CE, che la DSHEA statunitense non richiedono studi di biodisponibilità per i complementi alimentari che non possono mancare in un approccio evidence-based per validare assorbimento in tessuti e flusso sanguigno.
Errata formulazione
La letteratura* ci mostra come almeno il 50% degli integratori non si disgrega entro 20 minuti, compromettendo l’assorbimento e l’efficacia. Questo evidenzia la cruciale importanza di protocolli di formulazione ed etichettatura adeguati
Principi
attivi scarsi o assenti
Molti studi, tra cui Navarro et al. (Hepatol Commun, 2019) mostrano che oltre la metà degli integratori contiene ingredienti differenti dall’elenco presente sulle loro etichette.
Tossicità e contaminazione
Diversi studi indipendenti * mostrano elevati livelli di contaminazione ed impurità in una elevata percentuale di integratori
Composizione priva di efficacia
La composizione ed il dosaggio della maggior parte degli integratori in commercio non sono guidati da criteri evidence-based con conseguente maggior rischio di inutilità o inefficacia *


1. GARANTIRE LA PUREZZA DEGLI ESTRATTI
Tossicità e contaminanti: la strategia Sherman è la certificazione della filiera
Un problema cruciale che affligge il settore degli integratori alimentari è la contaminazione da parte di microbi, metalli pesanti, sostanze farmacologiche e solventi chimici industriali.1,2,3,4,5
Uno studio dell‘Università del Connecticut ha sottolineato la necessità di migliorare la regolamentazione e di valutare preventivamente la qualità della produzione.
La nostra soluzione per evitare contaminazioni si articola in 3 step fondamentali: l’uso di materie prime certificate BRCGS, rianalizzate nei laboratori universitari partner, la garanzia di sicurezza e qualità di prodotti finiti testati e certificati NSF.

2. FORMULAZIONI EFFICACI BASATE SU PROTOCOLLI ED EVIDENZE
Studi clinici, linee guida, revisioni specialistiche, AI: la nuova nutraceutica è Evidence-Based
Lo sviluppo di nuovi integratori è tipicamente basato principalmente sulle medicina tradizionali, su indagini di marketing e sull’adeguamento al trend del mercato. Il nostro approccio evidence-based, mutuato dal mondo del farmaco, prevede l’impiego di principi attivi e di dosaggi definiti attraverso i riscontri delle evidenze cliniche, delle revisioni Cochrane, dell’integrazione con i database e linee guida mediche TRC, UpToDate, Dynamed, MedlinePlus e l’elaborazione di dati tramite power analysis supportate dall’Intelligenza Artificiale proprietaria STN.

2. FORMULAZIONI EFFICACI BASATE SU PROTOCOLLI ED EVIDENZE
Studi clinici, linee guida, revisioni specialistiche, AI: la nuova nutraceutica è Evidence-Based
Lo sviluppo di nuovi integratori è tipicamente basato principalmente sulle medicina tradizionali, su indagini di marketing e sull’adeguamento al trend del mercato. Il nostro approccio evidence-based, mutuato dal mondo del farmaco, prevede l’impiego di principi attivi e di dosaggi definiti attraverso i riscontri delle evidenze cliniche, delle revisioni Cochrane, dell’integrazione con i database e linee guida mediche TRC, UpToDate, Dynamed, MedlinePlus e l’elaborazione di dati tramite power analysis supportate dall’Intelligenza Artificiale proprietaria STN.


3. COMPOSIZIONE CERTIFICATA DA ANALISI UNIVERSITARIE
Chi certifica un integratore? Noi ci affidiamo ai laboratori universitari
Secondo uno studio dell’Università del Minnesota solo il 43% degli integratori testati è risultato coerente con i parametri di riferimento per gli ingredienti e la dose giornaliera raccomandata. Un secondo studio dell‘Università del Mississippi ha rilevato che il 51% degli integratori analizzati conteneva ingredienti non dichiarati o non identificati correttamente sull’etichetta. Risultati allarmanti arrivano da test effettuati da operatori specializzati come Consumer Lab e anche da un’indagine dell’Istituto Superiore di Sanità del 2019. Secondo la normativa vigente in Europa si può commercializzare un integratore sulla base di una unica analisi effettuata dal produttore della materia prima. In sintesi i dati ci dicono che l’etichetta di un integratore non corrisponde alla reale composizione in un allarmante numero di casi.
Ci siamo domandati perché le analisi tossicologiche universitarie fossero obbligatorie sulle acque minerali ma non sugli integratori alimentari. Siamo giunti alla conclusione che la normativa sulle acque minerali garantisse maggiormente i consumatori. E abbiamo deciso di fare lo stesso.
I prodotti Sherman prima di essere immessi sul mercato superano ulteriori 4 analisi indipendenti non obbligatorie: Tossicità, tenore principi attivi, biodisponibilità in vitro ed ematica, tutte effettuate da laboratori universitari.
Ci avvaliamo del supporto dell’Intelligenza Artificiale che abbiamo istruito attraverso un processo di fine-tuning, per poter elaborare, per i composti bioattivi selezionati, dossier dettagliati che cataloghino tutte le evidenze cliniche riportate in letteratura.
L’IA ci aiuta nell’elaborazione di power analysis, una tecnica statistica utile a calcolare la probabilità di trovare un effetto significativo in uno studio, in funzione della dimensione del campione e di una determinata varianza. In questo modo possiamo ottenere una valutazione oggettiva dell’efficacia del nutraceutico.
Grazie all’IA possiamo inoltre analizzare grandi quantità di dati nutrizionali e clinici per individuare i fattori che influenzano l’efficacia di un prodotto nutraceutico: il dosaggio del prodotto, la durata del trattamento, la dieta e lo stile di vita del paziente. Attraverso la ricerca e l’elaborazione di questo immenso numero di dati, arriviamo a progettare di un prodotto nutraceutico rigorosamente basato sulle evidenze scientifiche.



4. FORMULAZIONE FARMACEUTICA: TRAPPOLA O VEICOLO?
Chi verifica la corretta veicolazione del principio attivo? Noi verifichiamo con metodologia FDA
Quasi un integratore su 2 non si disgrega entro i 20 minuti, secondo uno studio dell’Università dell’Alberta, che sottolinea la necessità di applicare protocolli di formulazione ed etichettatura che non siano pseudo-scientifici. I risultati dello studio hanno indicato che la disgregazione, uno dei parametri di controllo qualità più basilari, è ancora una fattore limitante per l’efficacia degli integratori alimentari. Il saggio di dissoluzione è elemento fondamentale per la biodisponibilità delle forme farmaceutiche solide orali, come indicato già dagli anni ’80 da ISS.
Nelle nostre formulazioni usiamo tecniche studiate appositamente per ognuno dei prodotti, perché ogni principio attivo che veicoliamo, ha caratteristiche chimiche e fisiche specifiche. Nei laboratori dell’Università di Salerno, valutiamo, con test predittori di disgregazione e dissoluzione seguendo la metodologia FDA, il prodotto finito, in simulatori del tratto gastrointestinale prima ancora che nel sangue. In questo modo verifichiamo e certifichiamo che i principi attivi vengano liberati correttamente ed assorbiti efficacemente, una volta ingeriti.


4. FORMULAZIONE FARMACEUTICA: TRAPPOLA O VEICOLO?
Chi verifica la corretta veicolazione del principio attivo? Noi verifichiamo con metodologia FDA
Quasi un integratore su 2 non si disgrega entro i 20 minuti, secondo uno studio dell’Università dell’Alberta, che sottolinea la necessità di applicare protocolli di formulazione ed etichettatura che non siano pseudo-scientifici. I risultati dello studio hanno indicato che la disgregazione, uno dei parametri di controllo qualità più basilari, è ancora una fattore limitante per l’efficacia degli integratori alimentari. Il saggio di dissoluzione è elemento fondamentale per la biodisponibilità delle forme farmaceutiche solide orali, come indicato già dagli anni ’80 da ISS.
Nelle nostre formulazioni usiamo tecniche studiate appositamente per ognuno dei prodotti, perché ogni principio attivo che veicoliamo, ha caratteristiche chimiche e fisiche specifiche. Nei laboratori dell’Università di Salerno, valutiamo, con test predittori di disgregazione e dissoluzione seguendo la metodologia FDA, il prodotto finito, in simulatori del tratto gastrointestinale prima ancora che nel sangue. In questo modo verifichiamo e certifichiamo che i principi attivi vengano liberati correttamente ed assorbiti efficacemente, una volta ingeriti.

5. ASSORBIMENTO: LA VERIFICA FONDAMENTALE
La prova di efficacia: il tasso di assorbimento nel sangue
La biodisponibilità ematica si riferisce alla quantità e alla velocità con cui un composto biologicamente attivo viene assorbito nel flusso sanguigno e reso disponibile per l’organismo. Attualmente, sia la direttiva europea 2002/46/CE, che la DSHEA statunitense si concentrano sulla sicurezza e l’etichettatura degli integratori alimentari, ma non richiedono studi di biodisponibilità.
Per noi, i test di biodisponibilità sui prodotti finiti rappresentano una prova concreta dell’avvenuto assorbimento dei principi attivi. Su questo principio, nasce la collaborazione con i laboratori di Farmacologia dell’Università di Salerno, che, con il supporti di tecniche cromatografiche e spettroscopiche, ci permette di individuare e quantificare i principi attivi nei campioni ematici dei pazienti volontari che assumono i nostri integratori.
In questo modo possiamo assicurare che i nostri prodotti non solo contengono i composti necessari per supportare la salute, ma sono formulati in modo tale da essere ben assorbiti e utilizzabili dall’organismo.




5. ASSORBIMENTO: LA VERIFICA FONDAMENTALE
La prova di efficacia: il tasso di assorbimento nel sangue
La biodisponibilità ematica si riferisce alla quantità e alla velocità con cui un composto biologicamente attivo viene assorbito nel flusso sanguigno e reso disponibile per l’organismo. Attualmente, sia la direttiva europea 2002/46/CE, che la DSHEA statunitense si concentrano sulla sicurezza e l’etichettatura degli integratori alimentari, ma non richiedono studi di biodisponibilità.
Per noi, i test di biodisponibilità sui prodotti finiti rappresentano una prova concreta dell’avvenuto assorbimento dei principi attivi. Su questo principio, nasce la collaborazione con i laboratori di Farmacologia dell’Università di Salerno, che, con il supporti di tecniche cromatografiche e spettroscopiche, ci permette di individuare e quantificare i principi attivi nei campioni ematici dei pazienti volontari che assumono i nostri integratori.
In questo modo possiamo assicurare che i nostri prodotti non solo contengono i composti necessari per supportare la salute, ma sono formulati in modo tale da essere ben assorbiti e utilizzabili dall’organismo.

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